Il sentimento che fai finta di non vedere, ti riempi la testa di mille cose futili per cercare di non dargli peso, in realtà è la cosa più importante al mondo in quel momento, lo spazio che il cervello ha per le altre mille cose all’improvviso diventa minuscolo,
si fa piccolo piccolo,
concentrato solo in una, unica, grande, maledettisima cosa, un solo pensiero,
ansia, frenesia, adrenalina, sudorazione più intensa,
non solo il cervello inizia a pensare solo a quello,
anche il cuore sembra cantare, inizia a battere più forte,
un tamburo di battiti che sembrano richiamare il suo nome, hai paura che gli altri possano sentire il rumore che fa,
bum bum bum,
inizi ad avere caldo,
metti le mani in tasca,
i muscoli del viso iniziano a tendersi,
espressione più seria,
avverti un leggero rossore, acceleri il passo, abbassi la testa, ti siedi, ti alzi.
Mi allontano, cammino un po’
no, forse è meglio di no,
se arriva all’improvviso?
se non mi trova?
se non lo trovo?
come sono i capelli?
oddio mi sono messa il deodorante?
mi sono dimenticata il profumo, ma non uso metterlo…
Tutti intorno a me sembrano guardarmi, per un millesimo di secondo mi perdo nella risata di una bambina che passa, nell’altro attimo ritorno in me, sembrano passati dieci minuti da quando ho allontanato il mio pensiero fisso, la mia preoccupazione in quel momento e mi sento quasi in colpa, ricomincio a respirare più forte, ma fa più caldo qui?
L’attesa è così forte quanto emozionante.
Un esempio è l’attesa in aeroporto, agli arrivi, il volo è lì sul tabellone, inizi a calcolare tutte le azioni che si fanno per prendere le valigie, inizi a fare un film in 7D sulle possibili giustificazioni di questo maledettissimo ritardo per perdere tutto quel tempo! Tutti gli inconvenienti che solo nei film ti fanno passare da spia russa o un inviato speciale della Nasa.
Spero che avrà delle spiegazioni plausibili, è in torto, io qui sto sudando, mi sto per arrabbiare, appena arriva devo essere molto irritata… ma quando arriva!?
L’attesa è speranza? O morte annunciata? Sogni, desideri, passioni…
È lo stesso sentimento, paura e felicità, rassegnazione, torno indietro o no?
Aspettative? No, troppa pressione.
Tanto non era poi così importante… o forse si, perché mi sudano le mani.
Se arriva sarà la cosa più importante al mondo, sennò troverò sicuramente una spiegazione razionale da darmi.
Tanto lo sapevo! allora non era destino! meglio, tanto non avevo neanche voglia.
Come siamo complessi noi umani.